(scritti trascritti dal diario di Guala “” ?) PT. 36

A proposito di Kurdistan, una cosiddetta amica, ieri, mi ha contattata telefonicamente. Mi ha spiegato che ha fatto un sogno strano che fu quasi un incubo. Non ho capito per quale motivo sono stata contattata. Comunque, l’amica, attualmente ubicata presso il Kurdistan, mi ha spiegato che, durante un sogno, dormendo, ha incontrato un giovane magro, basso, bene pettinato, con viso carino, con camicia e cravatta. Il giovane spiegava che la morte della borghesia è la fine della civiltà, il giovane spiegava che deve rinascere la borghesia non lavoratrice e lettrice di riviste giornali quotidiani periodici libri blog. Io, forse, ascoltando telefonicamente l’amica, forse fui maggiormente turbata rispetto all’amica.

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