((PRELUDIO ALL’OTTAVO PRELUDIO)) quinta parte
Io sono assai animalista e poco ambientalista.
Ciò potrebbe apparire una contraddizione, ma è così.
Piuttosto non disdegno la musica ambient.
Gli scandinavi, fortunatamente(?), considerando anche il fatto che io, come praticamente ogni persona, invecchio sempre più, vivrebbero in Scandinavia, territorio presso il quale il surriscaldamento climatico sarebbe una realtà.
E, attraverso lo scorrere del tempo, quando a causa di varie motivazioni la presenza fisica presso alcune zone diviene maggiormente improbabile maggiormente inopportuna, paradossalmente, potrebbero subentrare alternative impegnative complicate variabili, come l’illusione vibrazionale presunta di presenza in spirito? La «mia» Scandinavia (principale luogo «di successo» di ottenimento di soddisfazioni personali di consolazione, luogo che per altre persone potrebbe piuttosto essere Vinland, o la Tunisia, o l’Australia, o l’oceano, o il vi(ll)aggio di origine, o la luna, o…), in definitiva, potrebbe anche essere vista come metafora, la metafora riguardante il fatto che, se anche fosse che la vita apparisse come un continuo fallimento, continuando a cercare, potrebbero capitare: l’occasione giusta e o il luogo giusto e o la persona giusta.
Ma il problema principale potrebbe non essere ottenere: occasione luogo persona.
Il problema principale potrebbe essere la capacità la pazienza di dedicare sufficientemente costantemente tempo alla presunta vocazione ritrovata.
Ciò potrebbe apparire una contraddizione, ma è così.
Piuttosto non disdegno la musica ambient.
Gli scandinavi, fortunatamente(?), considerando anche il fatto che io, come praticamente ogni persona, invecchio sempre più, vivrebbero in Scandinavia, territorio presso il quale il surriscaldamento climatico sarebbe una realtà.
E, attraverso lo scorrere del tempo, quando a causa di varie motivazioni la presenza fisica presso alcune zone diviene maggiormente improbabile maggiormente inopportuna, paradossalmente, potrebbero subentrare alternative impegnative complicate variabili, come l’illusione vibrazionale presunta di presenza in spirito? La «mia» Scandinavia (principale luogo «di successo» di ottenimento di soddisfazioni personali di consolazione, luogo che per altre persone potrebbe piuttosto essere Vinland, o la Tunisia, o l’Australia, o l’oceano, o il vi(ll)aggio di origine, o la luna, o…), in definitiva, potrebbe anche essere vista come metafora, la metafora riguardante il fatto che, se anche fosse che la vita apparisse come un continuo fallimento, continuando a cercare, potrebbero capitare: l’occasione giusta e o il luogo giusto e o la persona giusta.
Ma il problema principale potrebbe non essere ottenere: occasione luogo persona.
Il problema principale potrebbe essere la capacità la pazienza di dedicare sufficientemente costantemente tempo alla presunta vocazione ritrovata.
MONDAY MORNING.
Stamattina mi sono svegliato.
È una mattina di luglio.
E ho pensato che potrei essere «l’umano più fortunato del mondo» «l’umano più felice del mondo».
Io, tra qualche minuto, utilizzando un autoveicolo, mi recherò presso luogo per svolgere ore di retribuita attività lavorativa.
Effettuerò attività lavorativa fisicamente un po’ faticosa, tra polvere leggermente fastidiosa, magari incontrerò alcune persone poco simpatiche, ma, all’occorrenza, avrò la possibilità di effettuare pausa e bere un po’ d’acqua.
Io, anche stamattina, non entrerò in stretti cunicoli di miniera, come se fossi uno dei numerosi bambini inglesi ottocenteschi che entrarono (e magari non uscirono) in miniere.
E, all’occorrenza, oggi, e o magari anche un futuro giorno tra tanti anni, potrò richiedere la protezione di numerosi “angeli bambini inglesi ottocenteschi” che lavorarono anche all’interno di stretti cunicoli di miniere.
Come è vero che direttamente non fui testimone oculare, recentemente vidi illustrazioni riguardanti lavoro minorile in miniere.
Come è vero che forse non mi verrà concessa la protezione di “angeli bambini inglesi ottocenteschi”, è vero che io potrei avere maggiore possibilità di ottenere tale protezione, avendo infatti un pochino io riportato alla memoria questa spaventosa vicenda.
E quando, osservando un presepio, capiterà di vedere qualche angelo, almeno un angelo tra gli angeli potrebbe essere un “angelo bambino inglese ottocentesco”.
Stamattina mi sono svegliato.
È una mattina di luglio.
E ho pensato che potrei essere «l’umano più fortunato del mondo» «l’umano più felice del mondo».
Io, tra qualche minuto, utilizzando un autoveicolo, mi recherò presso luogo per svolgere ore di retribuita attività lavorativa.
Effettuerò attività lavorativa fisicamente un po’ faticosa, tra polvere leggermente fastidiosa, magari incontrerò alcune persone poco simpatiche, ma, all’occorrenza, avrò la possibilità di effettuare pausa e bere un po’ d’acqua.
Io, anche stamattina, non entrerò in stretti cunicoli di miniera, come se fossi uno dei numerosi bambini inglesi ottocenteschi che entrarono (e magari non uscirono) in miniere.
E, all’occorrenza, oggi, e o magari anche un futuro giorno tra tanti anni, potrò richiedere la protezione di numerosi “angeli bambini inglesi ottocenteschi” che lavorarono anche all’interno di stretti cunicoli di miniere.
Come è vero che direttamente non fui testimone oculare, recentemente vidi illustrazioni riguardanti lavoro minorile in miniere.
Come è vero che forse non mi verrà concessa la protezione di “angeli bambini inglesi ottocenteschi”, è vero che io potrei avere maggiore possibilità di ottenere tale protezione, avendo infatti un pochino io riportato alla memoria questa spaventosa vicenda.
E quando, osservando un presepio, capiterà di vedere qualche angelo, almeno un angelo tra gli angeli potrebbe essere un “angelo bambino inglese ottocentesco”.